SINOSSI

Si tendono i fili e si aprono i sorrisi. Ogni marionetta è ispirata ad un componente della propria famiglia. Ogni marionetta è un'atmosfera, una fotografia diversa. Si risolvono e districano i rapporti familiari filo per filo durante un racconto simbolico e divertente, un viaggio rocambolesco dalla Jugoslavia in guerra all'Italia. Uno Scheletrino scalpitante e focoso, una Tigre famelica e dolcissima, una misteriosa Ballerina dal gusto orientale e molto altro ancora.


È stato mio nonno a trasmettermi la passione per il legno, insegnandomi a intagliare a coltello: un'arte che ha modellato la mia adolescenza e che è naturalmente sfociata nel mio teatro.

"The Gipsy Marionettist", il mio primo spettacolo grazie al quale ho potuto girare i palchi internazionali, è nato dall'idea di portare in viaggio con me la mia famiglia.

I suoi protagonisti sono marionette a filo, anime scolpite nel legno, ritratti di corteccia: mio padre, uno scheletro dal sorriso impresso sul volto; mia madre, tigre feroce e custode; mia sorella, sinuosa ballerina di danza del ventre. 

Nel cerchio, in quella forma particolare di teatro che è il Busking, presento la mia famiglia, cercando di tessere con il pubblico, attraverso l'improvvisazione ed il gioco, un filo che ci unisca, creando per gli spettatori una memoria familiare da custodire.

Nella mia cultura, quella Romanì, che fortemente influenza il mio lavoro, esiste un termine specifico per chi attraverso il teatro, in particolar modo quello di figura, condivide storie e immagini: Paramiśar.